In un appartato vicoletto del centro storico, Al Duello è ispirato a Caravaggio e alla celebre tenzone con Ranuccio Tomassoni, ucciso con un colpo di spada dal pittore. Artista ribelle e spavaldo, Caravaggio frequentava le osterie del quartiere intorno a piazza Navona barattando i suoi dipinti con il cibo e le bevande degli osti. A lui è dedicata l’insegna di questo accogliente ristorantino, concepito come un salotto di sobria eleganza, che propone una serie di piatti di gusto tradizional-creativo: vengono rivisitati i classici della romanità (carbonara, amatriciana, cacio e pepe) ma si punta soprattutto su una qualità di base degli ingredienti e sulla ricerca di alcuni prodotti di nicchia: dal prezioso e ormai introvabile caciofiore, un nettare di latte ovino lavorato con caglio di fiore di cardo, alle ricottine di pecora provenienti dai laboratori caseari della Tuscia, ai nobili spinosini di Campofilone (impastati con uova fresche rotte a mano come una volta e lavorati con trafile di bronzo) serviti alla doppia bottarga. Molto curata la cantina che comprende numerose etichette di livello, specie toscane per i rossi e friulane in tema di bianchi. Prenotazione consigliata. Chiuso: domenica. Carte di credito: tutte