La cucina tradizionale giudaico-romanesca trova un affascinante contrasto nello stile contemporaneo del ristorante, disposto su due piani caratterizzati da tavoli con basi di ghisa e lampade realizzate con materiali di riciclo, vedi ad esempio gli ingranaggi di biciclette. Il design industriale degli arredi fa quindi da sfondo ai saporosi “piatti della nonna”, basati sulla freschezza dei prodotti di stagione e il “cuore” che la cuoca (come lei stessa ama definirsi, non chef) Gioia Spizzichino mette in ogni sua creazione. Un estratto dal menu, che comprende grandi classici e interessanti rivisitazioni: chips di patate cacio e pepe, carne secca (specialità della cucina del Ghetto ebraico), ravioli ricotta e spinaci e pomodoro fresco, mezze maniche all’amatriciana, carbonara vegetale, fettuccine 87 (ripassate nel sugo di spezzatino). A seguire polpette al sugo, coda alla vaccinata, pollo alla cacciatora; fra le dolci leccornie cheese cake, flan di ricotta e cioccolato, crostata di visciole: tutto molto godibile alla vista e al palato. L’Hosteria 87 è aperta dalla mattina, con il breakfast (italiano e internazionale), lunch e ora del té, con accompagnamento di biscotti rigorosamente artigianali, aperitivo e cena. Chiuso: mai. Carte di credito: tutte

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