Si è svolta il 28 maggio 2018, la giornata finale del Restaurant Awards Lazio 2018 durante la quale sono stati premiati i migliori ristoranti, le migliori osterie e pizzerie, i migliori chef “in ascesa” e si è scattata una fotografia dello stato della ristorazione romana e laziale. Una giuria composta da 74 giornalisti, appartenenti a tutte le più importanti testate del settore, presieduta dai critici gastronomici Jerry Bortolan, Luigi Cremona e Federico De Cesare Viola, hanno stilato una classifica con 50 ristoranti, indubbiamente il meglio della realtà gastronomica romana, basandosi sulla media delle votazioni delle principali guide. Come al solito ci si aspettava la vittoria di Heinz Beck e della sua Pergola, invece con grande sorpresa e per un minimo di punti ha vinto Francesco Apreda dell’Imago dell’Hotel Hassler. Emozionatissimo il premiato ha rimarcato la fedeltà al suo mentore Roberto Wirth che in lui ha creduto, quando a soli 18 anni Francesco si è spostato dalla Campania a Roma per sposare l’ambizioso progetto nel prestigioso hotel sulla Scalinata di Trinità dei Monti. Altri premi sono stati assegnati alle Colline Ciociare di Salvatore Tassa tra i ristoranti delle province laziali e di Oliver Glowig, con il suo Barrique di Monteporzio. Nella categoria ristoranti etnici Sushisen ha superato di misura Hamasei, mentre per le migliori pizzerie nuova affermazione di Giancarlo Casa e la sua Gatta Mangiona.

Nella categoria osterie Sora Maria vince la volata a tre con L’Arcangelo e con Armando al Pantheon. Confermato il primato di Roscioli tra i bistrot, nonostante l’incalzare di Mazzo, mentre per i premi speciali conferma importante per Pascucci al Porticciolo come miglior ristorante di pesce, Metamorfosi di Roy Caceres per la migliore comunicazione digitale, mentre per il miglior format alta cucina-benessere è stata premiata La Terrazza con lo chef Fabio Ciervo. Infine un premio molto importante è stato assegnato ad una donna, che arriva ai vertici della ristorazione romana, con lo slancio della sua creatività, fantasia e determinazione: Alba Esteve Ruiz di Marzapane.