L’analisi di D’Addezio “Trovo l’Asti un prodotto stupefacente, cresce da noi grazie al nostro sole e rappresenta benissimo l’italianità.
Coniuga la bassa alcolicità con l’enormità di profumi che sprigiona. Consiglio di berlo nella coppa larga, il flute limiterebbe l’esplosione di sapori e profumi. Si presta in accomapagnamento ai dolci così come ad alcuni piatti salati come il salmone”.
Alcune delle proposte originali dell’esperto barman:
la “caipirinha all’italiana”: Asti D.O.C.G. con un pestato di fichi freschi, poco zucchero, lime, e ghiaccio tritato. Una idea sfiziosa per un aperitivo estivo, al mare o a bordo piscina.
l’Asti “mojito”: Asti D.O.C.G., menta, zucchero e lime, una spruzzata di rum. Per chi cerca una bevuta più consistente.