Prende il nome dalla piazza che lo ospita nel cuore del rione Esquilino il nuovo locale multifunzionale di Alessandro Campanozzi, per tutti Alino, il cui nome è da sempre associato ai più rinomati cocktail bar e covi gourmet della capitale. Le grandi vetrate a libretto e affacciate sulla piazza consentono di creare una zona di connessione dentro-fuori in ogni momento della giornata. Lo spazio è suggestivo, con soffitti altissimi, il lucernario e i muri spessi, e tante ampie aree comunicanti ma separate. Il locale è stato realizzato con materiali di recupero: il bancone è ricavato da vecchie porte di casa riadattate, le stigliature sono librerie universitarie in ferro, i tavoli sono fatti a mano con ferro e legno, i pavimenti erano di una vecchia palestra indiana. Il menù prevede sfiziosità come insalate (vedi la “spinacino” con confettura di pere, zenzero e pecorino di Pienza), quiche, tartare di tonno e carne e polpette crude (con cuore di burrata e alici di Cetara), fritti, piatti freddi o cotti al forno, pinse con varie farciture, muffin e cornetti per la prima colazione da accompagnare al caffè. Il grande bancone invita alla sosta per un bicchiere di vino o un cocktail, un corner è riservato al gelato di San Lorenzo, da gustare all day long o come dessert a fine cena, mentre i tavolini colorati richiamano i vecchi bar di quartiere. Chiuso: lunedì. Carte di credito: tutte

A cura di Filly Di Somma