Un giorno, bevendo vino, ho pianto. Era l’inverno del 1999, con due amici sedevo in un bistrot di Parigi. Non ero malinconico, né particolarmente emozionato. Chiacchieravamo di vino e di vita, fra i grandi scaffali di legno scuro che facevano da pareti del minuscolo locale, e provavamo a difenderci dallo spiffero di freddo che si insinuava dalla porta. Ordinammo una bottiglia, che ci fu portata e aperta. Toccò a me annusare, assaggiare, ascoltare quel vino. Lo feci, e subito fui colpito da una sensazione strana, inquietante, profonda. Lo feci ancora, e non volevo crederci. Al terzo assaggio mi assalì la commozione e piansi. Piansi a lungo, sorridendo. Da allora ho sempre pensato che un giorno avrei scritto qualcosa, per provare a spiegare perché”.

Così Roberto Cipresso nel prologo del suo ispiratissimo Romanzo del Vino – straordinario viaggio enofilosofico intorno alla vite e alla vita – in cui il grande winemaker, uno dei più dotati viticoltori del mondo secondo Robert Parker, Oscar del vino 2006 come migliore enologo italiano, dimostra anche un efficace, suggestivo talento letterario.

Edizioni Piemme. Prefazione di Robert Parker. e16,90. www.robertocipresso.com

(pubblicato su Aroma di luglio/agosto 2007)