Una simpatica chiacchierata con la curatrice di www.tempodicottura.it, blog dedicato alla cucina per bambini e ragazzi, scrittrice e food composer, nonché ospite fissa nella rubrica “Mamma in cucina” de la Prova del Cuoco della passata edizione.

Gentile Natalia, come ha origine la sua passione per la cucina? E’ vero che ha scritto la prima ricetta a nove anni in classe, un tema dedicato allo gnocco fritto?
Verissimo, e per chi non ci dovesse credere, ho due prove inconfutabili: alcune macchie, ormai ombre, sul polso destro dovute agli schizzi dell’olio caldo e il quadernino con la pagina del componimento segnata da un bel dieci in rosso, più di così! A proposito, se volete “essere dei nostri”, a Sassuolo (MO) lo chiamiamo “il” gnocco fritto, è una piccola licenza grammaticale che ci siamo presi quando nominiamo questa prelibatezza!

Ci racconta brevemente il suo percorso professionale fino all’esperienza della Prova del Cuoco 2009-2010?
Corsi di cucina, ricordo ancora quando da ragazza, partendo dal mio piccolo paesino, raggiungevo città come Modena e Bologna per seguire i primi chef che tenevano le lezioni, 25/30 anni fa dalle mie parti, in provincia, la cucina la imparavi solo dalle donne di casa. In seguito è diventato tutto più facile, ho frequentato corsi a Roma fino ad arrivare a farli io stessa prima nelle cucine delle signore poi in una mia scuola con sede fissa qui a Roma. Ma l’arrivo della quarta figlia ha segnato il mio destino professionale, non avendo più tanto tempo a disposizione, ho deciso di seguire la mia passione più forte, ovvero dedicarmi alla cucina per i bambini e quale strumento migliore per farlo, dal 2008, se non scrivere su internet le mie ricette e aprire un blog tutto dedicato a loro? Da lì sono arrivati gli autori della trasmissione, la conduttrice Elisa Isoardi voleva inserire uno spazio dedicato appunto ai bambini in cucina e dopo alcuni provini sono stata presa nel cast della Prova del Cuoco.

Quattro figlie, un marito, un cane… Come riesce a conciliare la vita familiare con l’amore per i fornelli? Sembrerebbe un’eroica impresa quotidiana…
Ci mancava anche il cane! Ma sa cosa le dico, non mi sento così speciale: tutte le donne sono delle eroine 🙂 e tutte ce la fanno o ce la possono fare!

Televisione, internet (il suo blog www.tempodicottura.it è sempre molto visitato), libri… qual è il mezzo a lei più congeniale per esprimersi?
Basta che siano sempre nuove forme di esperienze io mi “ci butto a capofitto”. Il mio motto nella vita professionale e privata è “andare sempre avanti” mi piace mettermi alla prova, giocare, divertirmi con le novità. Devo dire che in questo momento internet mi sta dando moltissime soddisfazioni e credo fortemente nel suo travolgente sviluppo.

In quale modo e quando prende forma l’idea del libro Ricette x gioco? E qual è la sua ispirazione di fondo?
Ho sempre desiderato raccogliere le mie ricette per poterle consultare nel tempo, ho quattro figlie femmine, lasciare un ricordo del mio lavoro che potesse essere utile per le loro esperienze, per essere ricordata in modo più tangibile anche nel tempo. In realtà durante la mia vita di mamma e cuoca non ho mai trovato in vendita libri di ricette per bambini che mi piacessero completamente. Siamo in Italia ma gli editori preferiscono proporci autrici straniere che per carità sono bravissime, le ricette sono accattivanti e ben fotografate, ma sono e rimarranno sempre ricette di altri paesi, con altre abitudini alimentari ben lontane dalle nostre . La cucina mediterranea e sana che tutti tentano di copiarci in questo modo non viene quasi mai proposta, si parla solo di sciroppo di acero, burro di arachidi, salsa di soia, miele nella carne, improbabili piatti di pasta con mille ingredienti mescolati e sformati di carne con peperoni e cipolle a go go. E’ molto difficile trovare chi sia disposto ad investire bene per un progetto tutto italiano, ma con uno stile moderno e attuale che prende in questo caso spunto dagli altri, mantenendo però una impostazione di ricette italiane. C’è in giro qualcosa ma ancora molto lontano, libri senza illustrazioni, fotografie con ricette o troppo banali o troppo salutistiche. Inoltre bisogna tener conto del tempo che ora, mamme, papà, babysitter e nonni hanno a disposizione: si va sempre più di corsa e le ricette devono essere improntate velocemente senza però perdere le caratteristiche fondamentali di salute, sapore e aspetto.

Si tratta di ricette destinate esclusivamente ai più piccoli oppure adattabili anche ai gusti degli adulti?
Sono assolutamente per tutta la famiglia 😉

Oltre ad essere autrice del libro, lei ha anche curato l’aspetto iconografico delle ricette, certamente con uno spiccato senso artistico (alcune immagini sono deliziosamente creative). Nasce prima l’idea golosa o la composizione estetica?
Nasce prima l’idea golosa che mi dà subito l’ispirazione per la presentazione. E’ un aspetto che mi piace e mi diverte molto, in questo modo sono riuscita a convincere parecchi bambini all’assaggio di ingredienti a loro molto “ostili” e lo definisco uno dei miei maggiori successi!

Una ricetta tratta dal libro alla quale si sente particolarmente legata affettivamente.
La torta colorata. E’ la torta che sta, non a caso, sulla copertina del libro. Da quando l’ho imparata a fare, circa 17 anni fa sulle piste da sci da una signora napoletana (che buffe coincidenze!), non ho mai smesso di farla ai bambini e ogni volta è una meraviglia e uno stupore. La consiglio vivamente anche a voi!

Lei è anche sommelier Fisar, da tempi non sospetti, cosa ne pensa dell’enorme e talvolta spropositato interesse che gravita oggi intorno al mondo del vino e alla crescita esponenziale del fenomeno di massa?
In Italia abbiamo importantissime tradizioni enologiche che meritano di essere scoperte e divulgate. Ben venga la loro conoscenza, io per prima ne ho sentito l’esigenza per completare la mia passione a tutto tondo verso il mondo del cibo, però attenzione a non cadere nel ridicolo o nel banalizzare o rendere troppo commerciale il fenomeno. Per avvicinarsi in questo campo e diventare dei veri professionisti del settore occorre avere tanta umiltà, studiare e lavorare seriamente, troppe persone si stanno improvvisando senza avere le giuste conoscenze.

Qual è la sua “ratatouille” in grado di suscitare memorie infantili mai sopite?
I tortelli di zucca.

Tre ingredienti che non mancano mai nel suo frigorifero di casa.
Di solito il mio frigorifero è sempre pieno, però se devo elencare quelli che non mancano mai e che conservo per mettere d’accordo tutti in famiglia sono: la sardella (pesciolini neonati impastati con il peperoncino) per mio marito calabrese rigorosamente fatta a mano dalle gentilissime signore del paese, un dolcetto, le figlie vanno coccolate sempre, una bottiglia di spumante perché la mia casa è sempre pronta ad accogliere e festeggiare chiunque ci venga a trovare 😉

Le sue destinazioni golose preferite a Roma.
Roma offre tantissimo ma poiché sono golosa vi elenco solo i posti ai quali non so mai dire di no: la pizza da Pizzarium, i dolci di Cristalli di zucchero e per finire i filetti di baccalà dal mitico Er Filettaro.

Infine una inconfessabile voglia golosa per….
Un bel piatto di tortellini in brodo della mia mamma!

Le ricette:

[RIF:1691|_self|]Impronte di aquila[/RIF]
Coinvolgete i vostri bambini in una fiaba, magari nella foresta… sarà un’avventura che porterà di sicuro ad un “buon pasto” divertendovi con loro e mangiando cibo sano

[RIF:1692|_self|]Orso biscotto[/RIF]
Questa ricetta ve la consiglio vivamente: uno perché è facilissima da fare anche con i vostri bambini, due vi verrà un biscotto friabile e saporito buonissimo, tre il bastoncino lo rende divertente proprio come piace a noi, vero?

[RIF:1693|_self|]Hamburger di pesce[/RIF]

(pubblicato su Aroma di novembre/dicembre 2010)