Lo chef e patron Alberto Colacchio raccoglie con passione e devozione l’eredità della mitica Cesarina (ostessa degli anni ’50, amatissima da Fellini) portando avanti questo storico ristorante che accosta i piatti della cucina romagnola a quelli della tradizione romana, senza lesinare in idee e creatività. Qualche esempio dal menù: tartare di Fassona, passatina di ceci e baccalà, tagliatelle con broccoli e arzilla, le magnifiche tre (amatriciana, gricia, carbonara,), tortellini in brodo con whisky (omaggio a Fellini), risotto con porcini e guanciale involtino di spigola su rosti di  patate e zenzero, filetto di manzo con riduzione al vino rosso e frutti rossi e sontuoso carrello dei bolliti. Per finire in dolcezza cucciolone di ricotta con fumetto di pera al miele di castagno. parfait di mandorle e torta caprese. Ambiente caldo ed accogliente, dove si organizzano periodicamente cene gourmet ispirate al grande regista e al suo capolavoro La Dolce Vita. Chiuso: mai. Carte di credito: tutte www.ristorante59.it