Il ristorante, ricavato dalle scuderie del quattrocentesco Palazzo Salimbeni, con archi in pietra, pareti in tufo e addirittura una fonte sorgiva al suo interno, è il regno dello chef campano Francesco Sacco, il quale propone una cucina di territorio, molto originale e creativa (forse a volte un po’ troppo), arricchita da altrettanto ricercati piatti di mare. Creme brulée di ricotta di Pienza con pera all’Aleatico di Gradoli, pappardelle al cacao con battuto di lepre profumato allo zafferano d’Acquapendente, cappelletti di cinta senese con cremoso di pecorino di grotta Acquesiana e tartufo, tonnarelli all’astice al profumo di agrumi, petto d’anatra con la sua scaloppa di foie gras allo sherry su tortino di patata e porcini arrostiti, guancia di manzo brasata dolcemente al vino rosso con fagioli del Purgatorio, coda di rospo al manto di prosciutto crudo in crosta croccante di mais con crema di ceci di Valentano. L’imperdibile momento del dessert: spuma di yogurt con salsa e sorbetto ai lamponi, semifreddo al pistacchio di Bronte al sentore di Strega, babà al rum crema inglese panna e ananas fiorito. Disponibili numerose formule degustazione. La curiosità: i Pugnaloni sono dei dipinti ricoperti di fiori che vengono portati in processione lungo le vie di Acquapendente la terza domenica di maggio. Chiuso: mercoledì. Carte di credito: tutte
www.ristorantealpugnalone.it