Non potevamo certo esimerci dal rendere il dovuto omaggio ad un locale che solo con il proprio nome rivela un’esplicita affinità elettiva con la nostra rivista. Si tratta di una trattoria che già molto prima di noi, rifacendosi addirittura all’ispirazione novecentesca di una insegna castellana di famiglia, ha pensato a quella parolina magica che condensa in sè un duplice significato, i sapori e i profumi della cucina popolare e la loro città d’elezione: Roma.

Qui però non ci troviamo all’ombra dei sette colli, ma a Bologna, la romana Bononia, dove qualche anno fa Michele Tarquini, quirite DOC, insieme alla compagna bolognese Francesca Dioguardi, ha deciso di aprire in pieno centro un’enclave capitolina per rimediare alla assoluta mancanza di ambasciate gastronomiche romane e del Lazio. Ma non solo: l’intenzione è stata soprattutto quella di ricreare nel capoluogo felsineo l’atmosfera tipica dell’autentica osteria romana, fatta di allegria, buonumore e divertente senso dello humour.

In sala, tra il “bucato” di Totti steso in alto sotto il soffitto (la maglia del Pupone con tanto di dedica) e tutto il folclore d’ordinanza (Albertone che addenta i maccaroni, foto d’epoca e utensili delle vecchie osterie), infatti si canta, si fanno giochi di prestigio e si inventano scherzi coinvolgendo gli avventori in una piece improvvisata, che dispone la bocca ad aprirsi al sorriso ancor prima che al boccone goloso. Già la cucina…

Ovviamente il repertorio romanesco con tutti i grandi classici al completo, la cui fedeltà alla tradizione (che utilizza solo ingredienti di origine garantita) è certificata dal protocollo FIPE/Regione Lazio. Niente tortellini allora, questa volta avremo bucatini all’amatriciana, tonnarelli cacio e pepe, saltimbocca, trippa, abbacchio e coda alla vaccinara proprio come se ci trovassimo in una delle più genuine trattorie de’ Noantri. Il nome del locale? Dimenticavamo… Si chiama proprio come noi, Aroma (de Roma), e come poteva essere altrimenti?

Aroma de Roma – Via Alessandrini, 19d. Tel. 051247410. Bologna. Chiuso: domenica, aperto solo la sera, sabato anche a pranzo. Prezzo medio: 25 euro. Tutte le carte di credito

(pubblicato su Aroma di settembre/ottobre 2007)