Uno scrigno nello scrigno. Definizione che calza a pennello a questo ristorantino la cui unica diminutio è dovuta alle dimensioni del locale, appena 30 coperti. Siamo nel cuore del rione Monti, quartiere gioiello della Capitale. Sulla porta troneggia il disegno di un pesce stilizzato. Il mare non è vicino ma Fabrizio, il proprietario, garantisce pesce freschissimo tutti i giorni. Così come assicura carni e verdure bio. Altro fattore che rende appetibile questo luogo è il garbo. Negli arredi, nel servizio, nei piatti stessi dalla presentazione impeccabile, nel grazioso spazio outdoor, infine nella musica (jazz e funk). Dal menù: crudité di mare (eccellenti), originale gricia di mare, seppie al pesto con guanciale, linguine alle vongole con scorzette di limone e filetto di gallinella servito con una fettina di guanciale a crudo. Prenotando di giovedì si possono gustare anche i grandi classici della tradizione romana. I fanatici della burrata troveranno nella carta quella (strepitosa) di Andria. Un’altra chicca da non mancare il tiramisù fatto al momento dal cliente stesso a cui vengono messi a disposizione tutti gli ingredienti per realizzarlo a suo piacimento. Tutti i dolci sono della casa, inclusa la torta di formaggio divenuta un must. Ottima selezione di vini laziali. Chiuso: lunedì. Carte di credito: tutte