Molto carino il gioco di parole di questo nuovissimo locale, che scherza con il doppio significato della parola Brylla, intendi luccichio di stella, in particolare Sirio, l’astro consacrato alla vendemmia, ma anche ebrezza dionisiaca, (in)sostenibile leggerezza del buon bere. Rivolto a tutti i winelovers, Brylla propone una formula innovativa, che consente di bere alla mescita tutti i vini presenti in carta (bollicine escluse) composta da circa 200 etichette, tra classici e giovani realtà, “un grande abbraccio sul mondo del vino degli ultimi trent’anni – precisa Marcella, la proprietaria – vini blasonati, etichette di nicchia, biologici, biodinamici e naturali”. Ad accompagnare la proposta enologica al bancone sfiziose tapas come le cozze alla brace o la terrina di carne d’oca con senape rustica, o ancora sottoli, salumi e formaggi, paté e affumicati. Nelle sale scandite dal legno e dal cotto il menù à la carte include pietanze cucinate con il Josper, forno a brace di origine spagnola, ideale per cotture veloci ma succulente come ad esempio la pluma di maiale iberico con insalatina radicchio, valeriana e cachi, il galletto Spatchcock con macco di fave e cicoria, il baccalà con crema di broccoli e pomodorini confit, il midollo alla brace con insalatina di prezzemolo. L’altra faccia del menu comprende piatti preparati a fuoco lento, per mantenere tutti i succhi di cottura, tra cui la guancia di manzo alle nocciole con sedano rapa fondente, la punta di petto di vitella con schiacciata di patate e il filetto alla Rossini. Dalla lavagna le proposte del giorno secondo la disponibilità del mercato e delle stagioni.

Chiuso: lunedì. Carte di credito: tutte  www.brylla.it