Il bisbetico (mai domato) Felice, oste d’altri tempi che all’entrata selezionava personalmente gli avventori in base al proprio umore o capriccio, è scomparso ormai da anni, ma oggi l’ingresso non è meno difficoltoso per via del perenne tutto esaurito, dunque è bene ricordarsi di prenotare un tavolo. L’ambiente è stato recentemente restaurato, risultando più accogliente e confortevole, mentre la cucina romanesca, che segue il calendario della tradizione, è rimasta pressoché la stessa: tonnarelli cacio e pepe mantecati a tavola, spaghetti alla Felice (erbe aromatiche e ricotta salata), abbacchio al forno con patate, coda alla vaccinara, involtini alla romana e polpette di bollito sempre disponibili oppure pasta e fagioli con cotiche (martedì), gnocchi con sugo di spuntature (giovedì), minestra con broccoli e arzilla (venerdì) e trippa (sabato). Tra i dolci da non mancare lo speciale tiramisù al bicchiere con caffè caldo e pasta frolla. Carta dei vini sorprendente per ampiezza e profondità di annate, servizio un po’ troppo schietto ma agli avventori piace così. Aperto tutti i giorni a pranzo e cena. Carte di credito: POS, VISA

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