Nel signorile palazzo di rue de Grenelle, già reso celebre dall’”Eleganza del riccio”, l’insopportabilmente cinico ed egocentrico monsieur Arthens, il più grande blasonato critico gastronomico del mondo, capace con una parola di rovinare la carriera dei più famosi chef, è in punto di morte. Nelle sue ultime ore di vita è affannosamente concentrato alla ricerca del Sapore per eccellenza, quel sapore primigenio e sublime da gustare nel momento estremo, forse un sapore deliberatamente ignorato, la base, il comune denominatore di tutti i sapori.

Ha così inizio un viaggio gustoso e ironico nel paradiso dell’arte culinaria, che ripercorre l’intera esistenza di Arthens, dall’infanzia ai fasti della maturità, attraverso la celebrazione di piatti poveri e sofisticate prelibatezze. Si passa dalla indigesta cucina della nonna all’eterea raffinatezza del sushi giapponese, dalla semplice freschezza del pomodoro, alla suprema ricercatezza dell’ostrica. Ma forse proprio perché i gusti che si ricercano veramente sono quelli che si avevano sulla lingua quando si era piccoli, Monsieur Arthens (incredibilmente simile a Monsieur Ego di Ratatouille), si ritroverà alla fine a chiedere un bignè…

Estasi culinarie. Di Muriel Barbery. 160 pagine. Prezzo: 15 euro. Edizioni E/O.

(pubblicato su Aroma di marzo/aprile 2009)