Sembrano studiati apposta per farci cadere in tentazione, pronti a cogliere il giusto momento di debolezza. Sono i cibi fast, saporiti e irresistibili. Le vittime sono tante ma un modo per difendersi c’è.

Ci ripromettiamo di seguire una dieta sana ed equilibrata, ma puntualmente ci ricaschiamo: per pigrizia o per mancanza di tempo, ecco spuntare il solito panino “poco” gourmet o il surgelato pronto. È la condanna dell’era moderna: minuti contati e tanta disponibilità a buon mercato di cibo fast. Una maledizione che non risparmia proprio nessuno: perché è facile farsi cogliere in fallo, vuoi perché impreparati ad allestire un pasto che si rispetti, vuoi perché quel giorno si ha proprio bisogno di un comfort food che faccia bene (?) allo spirito e (male) al corpo… E il trash food è sempre lì, pronto a mietere vittime. I più abili tentatori? Senza dubbio i fast food del calibro di Mc Donald’s o Burger King: si trovano un po’ ovunque e sanno saziare e gratificare solo per pochi euro. Difficile resistere al gusto pieno (sì, ma di aromi, zuccheri e “goloschifezze” varie) di un bel sandwich con hamburger, salsa e formaggio fuso o con fragrante pollo fritto… una vera dannazione!

Restando in ambito strettamente nostrano, di gran voga ormai le pizzerie al taglio, anch’esse sparse su tutto il territorio cittadino in rapporto praticamente di 10:1, che prendono per la gola i clienti a colpi di pizza appena sfornata o fritti caldi e fragranti. Un business sempre più gettonato che raggiunge ormai prezzi da capogiro se si considera che si sta mangiando solo un pezzo di pane ben lievitato con un po’ di salsa sopra… comunque, almeno c’è la possibilità di scegliere anche qualche versione un po’ più sana.

E ora andiamo a sondare l’ambito domestico: alzi la mano chi nel freezer di casa non ha almeno una di queste goloserie tra patatine fritte surgelate, sofficini, Cordon Bleu, cotolette, pizza, o peggio, i famigerati “4 salti in padella” e simili? Potremmo dare la colpa all’offerta imperdibile del supermarket, ma la verità è che questi cibi ci tentano così come le caramelle con un bambino. Perché ci ricordano l’infanzia, età felice in cui il cibo spazzatura era il “premio” per una dura giornata scolastica (generazione anni ’80-’90: chi non ricorda le mitiche Pat Bon, di tutte le forme?) e, ieri come oggi, sono una gratificante concessione in mezzo alle sane abitudini quotidiane.

E se il problema è il tempo, non mentiamo a noi stessi: si possono preparare ricette gustose anche in 8 minuti, ovvero il tempo necessario per cuocere quella malsana cotoletta pre-fritta. Vedrete che, dopo, i cibi fast industriali avranno tutto un altro sapore: sentirete l’odore grasso dell’olio rifritto, la sapidità sintetica dei condimenti, la grassezza delle salse, la pessima qualità di carne e salumi. Sembra semplice, pare banale, ma pensiamoci: quando mai dopo aver mangiato junk food ci siamo sentiti veramente bene tanto nello spirito quanto nel fisico?

di Flavia Rendina