n una zona un po’ depressa (almeno gastronomicamente parlando) come quella intorno alla stazione Termini un flebile raggio di luce viene da questa piacevole trattoria in stile popolare, frequentata assiduamente da una clientela eterogenea, accomunata dalla passione per la cucina romana e i suoi piatti cult: amatriciana, carbonara, abbacchio, petto di vitella alla fornara, coda alla vaccinara, saltimbocca. Per chiudere al meglio un’ottima crostata di ricotta. Vino sfuso dei Castelli o qualche marca commerciale, atmosfera e servizio familiari, come ripetuto dai molti avventori stranieri: “Here you just eat like at home”, traduzione di “si mangia proprio come a casa”, nel bene (simpatia e calore ai tavoli) e nel male (servizio talvolta un po’ approssimativo). Chiuso: sabato e domenica sera, ferie in agosto. Carte di credito: no