Come divertirsi, illuminare la casa in modo alternativo e mangiare un alimento ricco di gusto ma povero di calorie.

Siamo in Irlanda. Jack O’ Lantern, miserabile ubriacone, si diverte a giocare scherzi a chiunque gli capiti sotto tiro, famiglia, amici e… persino al Diavolo. La leggenda narra che un giorno Jack bloccò Belzebù in persona in cima ad un albero, impedendogli di scendere fino a riuscire a strappargli la promessa che non gli avrebbe rubato l’anima quando sarebbe morto. Quando giunse la sua ora si ritrovò, però, rifiutato sia dal Paradiso, a causa della sua pessima condotta terrena, costellata di crudeltà e vessazioni, che dall’Inferno, visto che Satana rispettò la promessa fatta sulla terra.

Da allora Jack è destinato a vagare nelle tenebre senza trovare dimora, confortato solo dalla compagnia di un tizzone infuocato posizionato in una rapa, per illuminargli sempre il cammino. Ecco perché il 31 ottobre, la notte di Halloween (All Hallows’ Eve, cioè “la vigilia di ognissanti”), gli irlandesi usavano ricavare lanterne scavando rape, cavoli, grosse patate e barbabietole e inserendo una luce che tenesse lontani Jack e tutti gli altri spiriti maligni. La zucca arrivò solo più tardi, e più precisamente nel 1840, grazie agli emigranti irlandesi in America. Ben più efficaci, proprio perché più grandi e capienti, e assai più facili da scavare, le zucche sostituirono rape e barbabietole e divennero l’indiscusso simbolo di questa notte scaccia-fantasmi.

La tradizione celtica spiega, invece, l’uso del celebre ritornello “dolcetto o scherzetto?” (trick-or-treat), rigorosamente recitato per tutta la notte della festa da grandi e piccini travestiti per l’occasione da zombie, fantasmi, streghe e vampiri: i Celti, non temendo affatto eventuali visite degli spiriti ultraterreni, preparavano cibo di ogni genere da lasciare sulla tavola in attesa del loro arrivo.

Anche in Italia, ormai già da qualche anno, si festeggia la notte di Halloween e si organizzano serate casalinghe a tema, feste gastronomiche al sapore di zucca e travestimenti che ricalcano fedelmente quelli d’Oltreoceano. In alcune località dell’entroterra sardo nella notte del 1 novembre si svolgono da sempre riti molto simili alla tipica festa di Halloween: nel paese di Pattada, ad esempio, si intagliano le zucche e si mandano i bambini travestiti da fantasmi a bussare alle porte alla ricerca di dolcetti.

A tavola, la zucca è una vera ricchezza per il nostro organismo: contiene moltissima vitamina A (il betacarotene) ma anche ferro, potassio e tante fibre, sempre così preziose per il regolare funzionamento dell’intestino. Gli effetti positivi della zucca non finiscono qui: ha infatti anche proprietà distensive della pelle e combatte la formazione dei radicali liberi, principali responsabili della comparsa delle rughe. Esistono mille modi per prepararla, dal primo al dolce, passando anche per l’aperitivo, dato che il succo che si ottiene strizzando la polpa della zucca può essere usato, allungato con il succo di pomodoro, come un rigenerante cocktail.

La Ricetta: [RIF:1725|_self|]Torta di zucca classica[/RIF]

Idee: Come preparare la zucca perfetta

All’altezza del picciolo, fare un buco piuttosto largo da farci passare la mano ed un altro più piccolo e ovale alla base della zucca che servirà per darle equilibrio. Svuotare la zucca della sua polpa e conservare il “cappello” che servirà alla fine. Preparare su un foglio di carta varie sagome, sorridenti, arrabbiate, tristi e appoggiarle sulla zucca con spilli oppure adesivi. Utilizzare qualcosa di estremamente appuntito (dei chiodi vanno benissimo) per bucherellare i contorni dell’immagine, rimuovere il disegno-guida ed iniziare ad intagliare con un seghetto, da tenere sempre perpendicolare alla zucca, proprio come se fosse una penna, partendo dal centro verso l’esterno, aiutandosi con le mani per rimuovere i pezzi di zucca in eccesso. In alternativa, usare un pennarello dal tratto spesso e seguirne i tratti con il seghetto, facendo bene attenzione a rimuovere in modo uniforme i residui di zucca. È arrivato il momento di inserire le candele dal basso e ricoprire la zucca con il “tappo” estrapolato all’inizio della preparazione; aspettare qualche istante che si formi una piccola zona nera e intagliare lì l’ultimo buco per far uscire il fumo.
La zucca è pronta, avanti la prossima …

(pubblicato su Aroma di settembre/ottobre 2010)