“Cucina di casa mia” (come recita lo slogan del locale) in questa trattoria romana Doc, di quelle di una volta, purtroppo a rischio estinzione, il cui nome deriva non a caso dai tini dove un tempo da queste parti facevano il vino. Il menù della tradizione, “officiato” da Enzo Pompei (la moglie Tina ai fuochi) sfrutta le migliori materie prime del territorio, vedi il prosciutto di Bassiano, l’agnello di Gorga o la caciotta ciociara: coppa di testa e formaggi locali, amatriciana, cacio e pepe, fettuccine all’antico ragù, muscoletti di vitello con carciofi, arista di maiale al latte, bollito alla picchiapò, agnello alla scottadito, baccalà in umido con patate, uvetta e pinoli. Per chiudere degnamente panna cotta al mirtillo, ciambellone con mosto cotto o torta di mele cotogne, accompagnati da un buon bicchiere di Cannellino. Chiuso: mercoledì, ferie a luglio. Carte di credito: POS, CSi, DC, MC, VISA
www.itinelloni.com

2011-03-14T13:17:00+01:00