Trent’anni e non sentirli… O meglio, l’esperienza conta eccome, anche se nella cucina di Angelo Troiani di “rughe” neanche l’ombra, al contrario la vena fantasista dello chef marchigiano sembra attraversare un momento particolarmente fresco e felice. Uno sguardo alla carta per rendersene conto: fiori di zucca in pastella, mozzarella di bufala e crema di acciughe con sorbetto agrodolce piccante di peperoni, petto d’anatra affumicato e stagionato da “Il Convivio” con insalatina di pesche e rucola, aspettando i primi come i tagliolini di Campofilone con mazzancolle, fili di zucchina, scalogno ed erba cipollina, i cavatelli alla pescatora con asparagi e lemon grass, le mezze penne con cozze, peperoni, zafferano e basilico. I secondi: stinchetto di agnello da latte del Gran Sasso nella sua salsa con carciofo, dalla romana alla giudia, coda di bue biologico alla vaccinara con insalata di asparagi, mele e mandorle, filetto di pesce bianco locale con agretti, patate novelle e salsa alla cacciatora. Dessert anch’essi di stampo creativo come il millefoglie con crema alla salvia, pepe verde e frutti di bosco o il “Dolce Convivio”, percorso di quattro assaggi diversi. Ambiente elegante, impreziosito da sculture e quadri d’arte contemporanea, servizio curato dagli altri due fratelli Troiani, Giuseppe e Massimo, quest’ultimo a capo di una cantina che censisce circa 3.000 etichette. Prenotazione consigliata. Chiuso: domenica. Carte di credito: tutte