Il nome di una delle rare commedie di Picasso ispira l’insegna del locale – nato come risto-artgallery – ed anche uno dei piatti più richiesti, le farfalle picassiane, con crema di pomodoro, olive, dadolata di verdure, pinoli e parmigiano. Il menù, accordato alla stagione, si presenta sempre molto sfizioso con parecchie trovate golose, secondo l’estro dello chef: ricottelle al miele, zuppa di ceci e limone, tortino di alici, reginette con carciofi, provolone e briciole di pane, Basiluzzo (paccheri con pomodori gratinati, capperi, colatura di alici e pecorino), Apuana (arrosto di vitello in salsa di Chianti e zenzero), Nautilus (trittico di filetto di branzino, gamberoni e moscardino), rombo in crosta, crostata di zucchine e fiori e, in chiusura, pera cotta al vino rosso con cannella e chiodi garofano accompagnata da crema pasticcera o millefoglie al cucchiaio. Carta dei vini un po’ scarna, curato e diligente il servizio ai tavoli. Prenotare. Chiuso: domenica. Carte di credito: tutte
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