Un locale di stampo tradizionale, ripensato però in chiave contemporanea con una doppia offerta che vede da un lato la cucina popolare romana, preparata a vista da cuochi e pastai, e dall’altro un amaro bar dove sedersi in relax avvolti da una atmosfera ricercata e borghese, di vago gusto francese. Libero adattamento del copione del mitico Marchese del Grillo, amante delle raffinatezze ma anche delle osterie ruspanti, frequentate dai carbonari come il povero Gasperino, vittima degli scherzi del beffardo signorotto. Ecco così arrivare in tavola l’iconico piatto capitolino, la carbonara appunto, servito con la rosetta per l’immancabile scarpetta accanto a amatriciana e sugo al ragù che condiscono paste tirate a mano come una volta e servite in cocci di terracotta. Poi vengono i secondi genuini della tradizione (ma attualizzati ad un gusto più moderno) come polpettine di manzo agli agrumi, pollo con i peperoni, cuore di baccalà con crema di zucchine e menta, polpo rosticciato con pomodorini e olive taggiasche. Per chiudere squisitezze zuccherine come il cheesecake con amaretto e composta di ciliegie e tiramisù classico o al pistacchio. Ad arricchire questo contesto la riproduzione di un mercato in vecchio stile che espone prodotti selezionati a Km zero, fiori e terracotte. All’amaro bar, curato dal  bartender fuoriclasse Matteo Zed Zamberlan, disponibili più di 500 liquori italiani serviti anche in cocktail fantasiosi ed inediti. Chiuso: mai. Carte di credito: tutte

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