Già l’ubicazione da sola preannuncia che qualcosa di straordinario sta per accadere. La vista amplissima su Roma, dalla terrazza, ma anche dai prospicienti tavoli interni, costituisce il primo meraviglioso benvenuto ai fortunati avventori. Il secondo lo dà il personale di sala con eleganza mai affettata, profusione di sorrisi, efficienza e professionalità estrema. Una volta varcata la soglia, ci si abbandona, come per magia, alle attenzioni, alle coccole e alle piccole grandi sorprese che si susseguono durante tutto l’emozionante percorso culinario. Gli addetti di sala, capitanati da Simone Pinoli, si alternano per proporre innanzitutto la carta delle acque, poi i diversi tipi di pane caldo compresa la carta musica che sembra filigrana ed infine il vino. Il top sommelier Marco Reitano appare con due tomi severi che racchiudono la cantina fra le migliori del nostro Paese sia per l’elevatissima qualità che per le annate. Suggerimenti garbati dopo aver ascoltato e cercato di intuire le preferenze di chi ha di fronte. Staff dunque che si muove con la sintonia di un’orchestra diretta abilmente dallo chef. La mano talentuosa di Heinz Beck si conferma nel milligrammo calibrato di zafferano, nel decimo di secondo della cottura della pasta, nell’assonanza sorprendente tra dolce e amaro, tra caldo e freddo. Carpaccio di gamberi rossi con salsa carbonara e croccante di pane, gelatina di tè verde e liquirizia con tartare di manzo e caviale, spaghetti cacio e pepe con gamberi bianchi marinati nel lime, filetto di Sanpietro su salsa di broccoli con perle di tapioca, scalogni farciti con ragù di cervo, guancetta di vitello con scarola, burrata e riso soffiato al peperoncino, fegato grasso d’anatra con mele, mandorle, amaretti e tartufo nero. Tutti viaggi alla scoperta di meraviglie culinarie senza eguali. Al di là della scelta in menù, si avvicendano predessert, olii in degustazione, formaggi proposti da un imponente carrello, tè, tisane, caffè da scegliere in una carta a parte e piccola pasticceria da scoprire nei tanti minuscoli cassetti della cosiddetta Torre delle Meraviglie. Verso le 23,30, quando la sala comincia a svuotarsi, si può avere l’onore di stringere la mano allo chef, di origine bavarese, che così sublimemente interpreta la cucina mediterranea. Prenotazione indispensabile. Chiuso: domenica e lunedì. Carte di credito: tutte http://www.romecavalieri.it/lapergola.php