Il ristorante romano di Lucio Sforza, trasferitosi da Orvieto al rione Monti, ha un aspetto moderno ed essenziale, un po’ in contrasto con la sua cucina “antica, strettamente legata al retaggio della cultura contadina umbro-maremmana, di cui attua un sapiente recupero. Dalla carta: tiramisù di aringhe e pane, brodo di gallina e broccoli con frittelle di pane, lombrichelli con tartufo nero, mandorle e alici, fettuccine al ragù di pecora, cinghiale in dolceforte (a base di cioccolato amaro e cannella, specialità), coniglio alla birra con finocchi e olive di Gaeta, filetto di maiale caramellato con verza e castagne secche, baccalà con lenticchie. Assolutamente imperdibili fra i dolci il tiramisù di pane e lo zabaione su crema di lamponi. Si bevono buone bottiglie laziali (anche scegliendo fra le birre artigianali) a prezzi più che corretti. Chiuso: domenica sera e lunedì. Carte di credito: tutte