Ariccia ridente paese dei Castelli Romani si arricchisce di una novità molto interessante nella proposta gastronomica. In uno dei vicoli del centro storico, proprio di fronte a Palazzo Chigi, ci apre le porte di questo piccolo e grazioso locale lo chef-patron Amedeo, che vede realizzata la sua passione per la cucina ereditata dalla nonna Amelia. Appena seduti al tavolo ben apparecchiato, senza particolari fronzoli ma ingentilito da fiori freschi ci viene offerto come benvenuto un flan di pecorino con coulis di pere, molto delicato e dal giusto equilibrio. Proseguiamo il nostro percorso nella creatività assaggiando gli gnocchetti con fonduta di parmigiano, radicchio e noci e i fagottini di formaggio e pere con ratatouille di verdure. Fra i secondi gustiamo una faraona farcita alle erbe primaverili con la sua glassa accompagnata da una caponatina di verdurine ed un filetto di manzo in crosta Perigordine e demi glaces al Chianti. Naturalmente non possiamo esimerci dal provare le puntarelle di nonna Amelia, prima maestra dello chef, con la salsetta di memoria campagnola. Per finire la meringata alla crema chantilly con fragole fresche e la panna cotta al mosto d’uva. La carta dei vini presenta non molte referenze ma ad ogni modo adeguate e soprattutto dai ricarichi miti, perlomeno un 30% in meno rispetto alla media. Il locale è molto piccolo, si consiglia la prenotazione.