Maxelà in genovese significa “macellaio” , quindi è subito svelato quale sarà il filo conduttore della cena: qui si mangia soprattutto carne e le preparazioni seguono il solco della tradizione genovese. La formula, grazie all’ottima qualità della carne, incontra il successo del pubblico e la prenotazione diventa così indispensabile. Il taglio preferito lo si può scegliere direttamente al bancone e tra bistecche, costate o filetto (di commuovente bontà la scottona rosa, da divorare preferibilmente a tartare) resta l’imbarazzo della scelta. Sicura si muove la mano ai fornelli, da cui arrivano – sui tavoli in marmo con strofinacci da cucina ad uso di tovaglioli – fegato con l’aglio o bianco e nero d’agnello, cervello con carciofi, minestrone alla genovese, ravioli al sugo di stracotto e, ovviamente, trenette al pesto col vero basilico genovese. Cantina non amplissima ma comunque giudiziosa nelle scelte. Altre sedi a Genova, Torino, Milano e Modena. Chiuso: domenica. Carte di credito: POS, AE, CSI, MC, VISA

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