Successo ormai conclamato per questo locale che evoca le trattorie romane degli anni ’50. Il patron, Angelo Croce, è un ex rugbista dalla simpatia contagiosa. La formula è quella del menù a prezzo fisso con porzioni più che abbondanti e vino della casa (che sconsigliamo, il mal di testa è assicurato). Si comincia con salsiccette di cinghiale e altri antipasti classici per poi attaccare con i tonnarelli cacio e pepe di tutto rispetto, la trippa o la coda alla vaccinara, veramente magistrali o ancora il coniglio da accostare alle puntarelle con alici. D’obbligo la chiusura con le ciambelline al vino preparate secondo l’autentica ricetta tradizionale.  Servizio veloce. Chiuso: domenica, lunedì e sabato a pranzo. Carte di credito: no