Entri da Zampagna e ti lasci alle spalle mode e tic gastronomici per riscoprire il sapore pieno della tradizione romana, fedele a se stessa dopo quasi novant’anni di onorata attività. Anche con la nuova gestione di Emanuele, la cucina di Pasquino detta legge: ambiente essenziale, servizio senza tante cerimonie e menù che recita a voce classici come amatriciana, involtini al sugo, saltimbocca, rigatoni con la pagliata, coratella con carciofi, oltre ai piatti canonici del calendario (gnocchi, trippa, baccalà ecc). Vino dei Castelli sfuso (l’insegna conserva ancora la scritta vintage “Marino a portar via”) o pochissime etichette. Piacevole giardino interno, spesa intorno ai 25 euro (benedetti).
Chiuso: lunedì sera. Carte di credito: no