di Danilo Brunetti

L’ultima creatura di Dario Laurenzi (suoi i concept di start-up di importanti ristoranti romani come Baccano, Porto Fluviale, Bellacarne solo per citarne alcuni) si chiama Grand Pub Queen Makeda un pub che, a differenza dei suoi omologhi classici tutti virati sulla birra, abbina, all’elemento primario di un pub,  l’alta cucina e la ricercatezza architettonica degli arredi, con l’intento di creare un locale dalle molte originalità. La prima è senza dubbio l’utilizzo del kaiten, di chiara matrice jap, che in questo caso sfizia l’occhio e il palato con piatti versione tapas, nelle tre diverse misure mini, midi e maxi, per potersi sbizzarrire nella degustazione di tante proposte a cura dello chef Marco Infante come: gamberi croccanti in salsa thai chili, ramen di pollo con tagliolini e stracciatella alla romana, spaghettini con vongole, lime, zenzero e coriandolo nel wok, pancia di maiale croccante con porro e radicchio grigliati e jelly di jalapeno, luganica cotta nella birra con crauti saltati al cumino, senape e rafano fresco, gli Smorrebrod, pietanza tipica danese a base di pane di segale con retrogusto acidulo, con sopra uno strato leggero di burro aromatizzato, nonché carpacci o affumicati di pesce o carne. Tanta scelta gastronomica non poteva che essere abbinata ad un’altra originalità del locale, ovvero la parete con i 40 spillatori di altrettante birre artigianali, dei migliori produttori nazionali, selezionate da Valerio Errico,  tra le quali spicca la birra di casa Makeda, una bitter Ale di 4,8% con aggiunta di bucce di arancia e bergamotto, agrumata, secca e soprattutto di facile beva.

Per chi vuole cimentarsi, vi sono inoltre a disposizione alcuni tavoli per 4 persone con lo spillatore personale e tanto di conta litri, dove poter scegliere fra due delle 40 birre.

Il sabato e la domenica il Queen Makeda propone il vero brunch internazionale, con gli elementi tipici della tradizione britannica e del Sunday Roast, con griglia e girarrosto.

Il locale si presenta con un open space di oltre 400 mq sviluppato su diversi livelli nei locali che hanno ospitato nei primi del 900 una fabbrica di mattoni e negli anni più recenti una delle discoteche più in voga a Roma. Lo stile architettonico richiama il postindustriale con l’impiego di ferro, cemento, ghisa  legno e pavimento a doghe.

Queen Makeda Grand Pub . Via di San Saba 11/a . Tel. 065759608

www.queenmakeda.it