Antesignano dei ristoranti di pesce a Roma, prima semplice oyster bar poi diventato uno dei più venerati templi del mare, si conferma all’altezza della sua lunga tradizione con una proposta basata sulla qualità eccelsa del prodotto ittico, manipolato il meno possibile, anche se nell’ultimo periodo vanno forte pure le preparazioni più cucinate, come ad esempio l’amatriciana di mare con i paccheri, dove il dentice va a nozze con il pecorino di fossa. Menù ideale: gran crudo con carpacci di pesce del giorno, tartare di tonno, gamberi rossi e gobbetti, scampi, straccetti di calamari, involtini di melanzane con gamberi, calamaretti piccanti in padella, a seguire pasta ai crostacei (mantecata al tavolo con mosse scenografiche dal bravissimo maitre), linguine all’aragosta (anch’esse finite davanti all’ammirato cliente), astice alla catalana, saltimbocca di rana pescatrice (con salmone al posto del prosciutto), baccalà confit cotto a bassa temperatura su letto fondente di patate e, fra le dolci delizie, mousse di cioccolato al sale Maldon o bavarese al pistacchio con amarene. Ambiente molto suggestivo, con splendidi trompe-l’oeil marini, ed elegante patio all’aperto. Cantina composta da etichette studiatissime (circa 300 referenze, fra Italia, Francia e Resto del Mondo). Prenotare. Chiuso: lunedì e sabato a pranzo, domenica. Carte di credito: tutte www.quinziegabrieli.it