L’insegna preannuncia il fortissimo legame di questo indirizzo con la città eterna. Legame di luoghi, siete infatti nel suggestivo ghetto, e di uomini, al timone la famiglia Di Mauro, ovvero uno dei nomi che contano nell’enologia laziale. Radicata nel territorio è la scelta della materia prima e del repertorio gastronomico. L’esecuzione è puntuale e sempre fedele ai canoni del ricettario dei Quiriti con la sapidità e il mordente proprio dove ci vuole. Si inizia con gli immancabili carciofi alla giudia o con i filetti di baccalà. Nei primi piatti il cacio e pepe classico si arricchisce di una variante con spaghetti di farro, mentre i maltagliati con ricotta, asparagi, e guanciale sono un omaggio al meglio dei giacimenti golosi regionali. Per i secondi accanto ad una coda alla vaccinara, eseguita a regola d’arte, anche tanto pesce: baccalà alla romana per rimanere in tema o rombo in crosta di zucchine. Giusta attenzione al bere bene con scelta di etichette ragionata. Chiuso: domenica; aperto solo la sera. Carte di credito: tutte. 2010-06-28T16:48:00+02:00