Massimo Bottura

Il panel di esperti riunitosi a Londra il 20 aprile scorso anche quest’anno, per la seconda volta consecutiva, ha consegnato l’oscar dell’alta cucina, ovvero il San Pellegrino World’s Best Restaurant 2011, al ristorante Noma dello chef danese René Redzepi. William Drew, editore della rivista Restaurant che, dal 2002, organizza l’evento, ha dichiarato:

Davide Scabin

“La classifica di quest’anno sfoggia un incredibile elenco di ristoranti appartenenti a un’area geografica ancora più ampia rispetto agli anni precedenti e riconosce l’influenza di Paesi dalla gastronomia emergente, quali il Perù e la Russia. Porgiamo i nostri più calorosi complimenti a René Redzepi per essere riuscito nella difficile impresa di rimanere il numero uno della nostra classifica, sottolineando così il suo impegno a ridefinire la cucina nordica”.
Grande assente nella classifica El Bulli di Ferran Adrià, che ha chiuso i battenti di recente e quindi non figura nella prestigiosa chart. A sostituirlo degnamente, in rappresentanza della Spagna, El Cellar de Can Roca dei fratelli Roca al secondo posto e il Mugaritz dello chef Andoni Luis Aduriz, proclamato il terzo migliore ristorante al mondo. In quarta posizione l’Osteria Francescana di Massimo Bottura che si aggiudica anche il titolo Chef’s Choice. Dopo l’elezione da parte dell’Accademia Internazionale di Cucina (con sede a Parigi) a migliore chef del mondo, Massimo Bottura conquista pure il riconoscimento più ambito, quello cioè decretato dagli stessi colleghi, che lo hanno votato preferendolo ad altri big dei fornelli. Per quanto riguarda l’Italia, il Combal.zero di Davide Scabin sale dal 35 al 28esimo posto, Le Calandre di Massimiliano Alajmo scende al 32° posto, mentre il ristorante Cracco di Carlo Cracco rientra in classifica piazzandosi al 33esimo posto, seguito dal Pescatore di Nadia Santini e Il Canto di Paolo Lopriore, che ottengono rispettivamente il 38 e il 39esimo posto.

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Paolo Lo Priore

Nadia Santini

Una curiosità: ogni anno, tra i ristoranti che occupano le posizioni da 51 a 100 della classifica, viene scelto il “One to Watch” ovvero il ristorante da tenere d’occhio. Quest’anno il riconoscimento è stato attribuito al Frantzen/Lindeberg di Stoccolma. La Pergola di Roma, guidata da Heinz Beck, progredisce dal 97 all’89esimo posto mentre esce di scena l’Enoteca Pinchiorri, nel 2010 all’87esimo posto. Ai fini della classifica, il mondo viene suddiviso in 27 regioni o aree geografiche diverse. I giurati (oltre 800 esperti del settore della ristorazione internazionale, ognuno dei quali può esprimere sette voti) devono essere stati, negli ultimi 18 mesi, nei ristoranti per i quali votano, appartenenti sia alla loro regione che ad una regione diversa.

www.theworlds50best.com

di Manuela Monteforte
(pubblicato su Aroma di luglio/agosto 2011)