Ex pugile dai modi gentili, Bartolo è un curioso naturale affezionato ai gusti e ai sapori autentici. Al punto che nel tempo è riuscito a trasformare una piccola gastronomia in un covo goloso dove riproporre i piatti della tradizione siculo-calabresi, genuini ed intensi. Qui non esiste un menù, i piatti, infatti, sono proposti a sorpresa. Ci si siede e si mangia quel che di pronto esce dalla cucina sulla base dei prodotti trovati quel giorno al mercato. In genere si inizia con salumi, formaggi, olive, cozze in guazzetto, alici marinate, polpo cotto nel Nero d’Avola, totano ripieno affiancato da melanzane piccanti e cipolla di Tropea. Le proposte continuano attingendo al pescato del giorno, si prosegue stranamente con i primi (tra questi, ottima pasta alla Norma) e si chiude con i cannoli riempiti al momento con ricotta, spolverati di pistacchio di Bronte. Anche il vino è a sorpresa: siciliano (Nero d’Avola o Grillo) o calabrese (Nerone di Calabria). I passiti vanno in abbinamento alle numerose varianti dolci. Può anche capitare di bere il liquore al finocchiello tiepido perché appena fatto. Per gli appassionati del cioccolato non c’è che l’imbarazzo della scelta: all’arancia, alla menta, alla cannella, allo zenzero, al peperoncino, al caffè. Solo 30 coperti, prenotazione imperativa. Chiuso: domenica. Carte di credito: tutte www.scillaecariddiroma.it