Voliamo per un attimo in Giappone dove Il bentō (弁当 bentō), un oggetto comune nella cucina giapponese, ovvero un vassoio contenitore con coperchio, di varie forme e materiali, è adibito a servire un pasto, in singola porzione, preparato in casa da asporto, la tipica nostrana “colazione al sacco“. La scatola è dotata di divisori interni atti a separare cibi differenti e viene avvolta in un pezzo di carta, di tessuto o in borse speciali insieme alle tipiche bacchette. Viene sempre confezionato in modo da creare un pacchettino esteticamente gradevole, studiando le combinazioni di colore dei cibi e la maniera di porli, coordinando bentō, bastoncini, cibo, tovaglietta e tutto il resto. Le scatole bentō sono di vari materiali e dimensioni: possono essere di plastica usa e getta, di legno o metallo, semplici, stampate, decorate, oppure addirittura opere artistiche laccate e fatte a mano. Alcune hanno uno scompartimento termico che contiene riso mantenuto caldo o miso, di solito utilizzato come bevanda per il pranzo al posto di acqua o tè.

Il bentō racchiude riso e contorni, come diverse specialità di pesce, carne, verdure cotte o marinate, e altri cibi varianti a seconda della stagione. Viene dato ai bambini per portarlo a scuola e agli adulti in ufficio ma anche ai picnic e alle feste, perciò deve essere comodo e pratico da mangiare, mediante la porzionatura deii cibi in piccole parti. In Giappone il bentō assume anche valenze particolari e sentimentali vedi le ragazze che portano all’innamorato un bentō preparato in casa, come anche la moglie al marito.

Questo oggetto così importante nella tradizione giapponese è arrivato anche a Roma, città cosmopolita dove si possono gustare due tipi di bentō, quello nipponico e quello occidentalizzato.

NIPPONICO: Al centro di Roma, c’è un luogo incantevole immerso nella pace di un giardino all’aperto e di ambienti interni che fanno viaggiare lontano fin verso il Sol Levante. Doozo, che in giapponese vuol dire “prego” è un ottimo ristorante in cui si assapora il Bento, che contiene il riso e l’okazu ovvero i cibi di accompagnamento al riso, come alcune specialità di pesce (sushi e sashimi), la carne, le verdure cotte o marinate, gli onigiri, la tempura (la tipica frittura giapponese di pesce o verdure), il tofu e altri cibi secondo stagione. Di solito nella confezione c’è anche una tazza di tè verde, oppure una zuppa di miso. Tutte materie prime di innegabile qualità anche per quanto riguarda i piatti vegetariani. Disponibile il servizio take away.

Doozo

http://www.doozo.it/

OCCIDENTALIZZATO: Preparato con i sapori occidentali, l’interno è diviso in più parti, per tenere separate le pietanze, proprio come accade in Giappone. E’ un pasto completo, a base di alimenti ben bilanciati. Se siete curiosi di “aprire la scatola“ del bentō occidentalizzato e gustarne la sorpresa, lo chef Fabio Ciervo de Il Ristorante Giardino, al sesto piano dell’Hotel Eden, lo realizza con tecnica impeccabile. La tipica scatola giapponese portapasto con coperchio è servita al cliente solo a pranzo con caffè incluso. All’interno diversi scomparti separano pietanze cucinate con cura e dedizione rispettando l’estetica giapponese. Uno sfizioso esempio di menu: bocconcini di seppia croccante con salsa aioli come antipasto, tagliatelle alla Bolognese come primo, filetto di pesce spada in crosta di erbe, rucola, pomodorini e balsamico invecchiato arrivando al dessert con un delizioso tiramisù.

Il Giardino Ristorante
https://www.dorchestercollection.com/it/rome

A cura di Filly di Somma